La tartare: origini e curiosità su una delle crudités più gustose!

Parliamo della tartare, il prodotto di punta che potete trovare nel nostro format “Crudi & Bollicine”, a FirenzeBrescia e Siena!
La tartare è un gustoso piatto di carne (nel nostro caso), ma anche di pesce, importato dalla vicina Francia ma che affonda le sue origini in un periodo storico molto lontano.
Condividiamo la storia ed il perché ci sia un unico modo in cui può essere battuta, cioè con il coltello.

Le origini della tartare
La tartare di carne risale addirittura ai tempi dei tartari: furono loro, infatti, a inventare questo particolare modo di consumare la carne cruda.
I tartari, popolo nomade e guerriero abituato a galoppare per molti chilometri, per sostentarsi durante i viaggi usavano mettere della carne cruda tra il dorso e la sella del cavallo.
In questo modo, durante le cavalcatela carne veniva macinata e battuta ed era quindi pronta per il consumo immediato.
Oggi la tartare è un piatto gourmet, per veri intenditori e per palati raffinati.

La tartare va battuta al coltello
Battere la tartare con il coltello non è una casualità, anzi. La differenza tra una tartare battuta al coltello e un’altra preparata con il tritacarne salta subito all’occhio e soprattutto al palato.
Un’ottima tartare è fatta con carne cruda e deve essere servita fresca, non fredda. Se, infatti, fosse fredda di frigorifero, non potremmo assaporare gli aromi dei condimenti e della carne quando è fresca. La temperatura ideale si aggira sui 12-15 gradi.
Tagliare e battere la carne con il coltello e non con il tritacarne ne preserva intatte le proprietà nutrizionali e organolettiche.
Se invece la carne viene macinata, si scalda e il sapore ne risente. Il risultato è una sorta di “polpetta schiacciata” dal gusto non paragonabile all’autentica tartare.
Ulteriore aspetto cruciale cui prestare attenzione, per distinguere una tartare battuta al coltello da una macinata, è la consistenza della carne all’assaggio.
Nella tartare è fondamentale riuscire a ottenere un equilibrio tra il sapore della carne e quello dei condimenti. E, anche in questo caso, la qualità della materia prima è ciò che fa la differenza.
La carne per la tartare deve essere tenera, magra e saporita. Con la tartare battuta al coltello, i pezzettini di carne rimangono più grossolani e dobbiamo masticarli bene per poterli ingoiare.
In questo modo, riusciamo a sentire bene sotto i denti anche gli altri ingredienti: sentiamo tutti i sapori che arricchiscono il gusto della carne.

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